Cynara cardunculus var. altilis – Famiglia Asteraceae oppure Compositae
TRAPIANTO
Si trova in natura in forme spontanee, ma le varietà coltivate sono meno spinose e hanno la nervatura delle foglie più grande. Nell’orto si coltiva per i fusti, che sono quelli che si mangeranno. È una pianta che ha ciclo primaverile-estivo-autunnale. Si trapianta scavando delle buche, con la zappetta, lungo una fila, nel periodo che va da aprile ad agosto. Il terreno va lavorato in autunno, o all’uscita dall’inverno; se si segue il sistema consigliato, con prose di coltivazione permanenti (strisce di terreno larghe 70 cm, rialzate rispetto ai camminamenti di 10-20 cm, su cui si andrà a coltivare) si lavora solo la parte dedicata alle colture. Le lavorazioni si possono effettuare con la zappetta; possono essere superficiali, di 15-20 cm. Fra il trapianto e la raccolta passano circa 4-5 mesi; non sopporta una temperatura sotto i 7 °C e la temperatura ottimale per la crescita è fra i 14 e i 18°C.
SEMINA
Il cardo può essere anche seminato in aprile-maggio a file; conviene fare delle buche lungo le file e mettere 3-4 semi per buca; le distanze sono le stesse del trapianto. Quando le piantine saranno alte circa 13-15 cm bisognerà diradarle, cioè eliminare le piantine in eccesso per evitare che tra piantine vicine ci sia competizione per la luce e per l’acqua, rischiando di non far sviluppare l’ortaggio.
CRESCITA
Il cardo, nel mese di ottobre, necessita della pratica dell’imbianchimento, che permette di avere fusti bianchi, teneri e poco fibrosi. Per fare questo, le foglie vengono legate e avvolte da carta, oppure rincalzate con la terra fino ai 2/3 dell’altezza (FOTO1-CARDO).
Il cardo è una pianta che lascia il terreno migliore di come l’ha trovato. È alternabile con: leguminose (fagiolini, piselli, ecc.), brassicacee (cavoli ecc.) e chenopodiacee (bietole, ecc.); meglio evitare altre composite, quali lattughe, radicchi, cicorie e, ovviamente, il carciofo.
Può essere consociato, cioè coltivato nello stesso appezzamento, con:
- cipolle, carote, spinacio, ravanello, valerianella, ma solo se sono in fase di crescita o prossime alla raccolta, perché poi il cardo tende a chiudere l’intera prosa di coltivazione con la grande quantità di foglie che produce
La raccolta dei cardi avviene tagliando la pianta intera ed eliminandola dal terreno. Le piante raccolte vanno ripulite dalle foglie più esterne, tagliando la parte estrema a 50-60 cm; le foglie più interne sono le più tenere e le più dolci. In base a quando viene trapiantato, la raccolta si effettua da ottobre a febbraio.
NOTE
Il cardo è un ortaggio che presenta un basso valore energetico e un buon contenuto di potassio. Ha proprietà diuretiche, epatoprotettive, colagoghe (in grado di stimolare il flusso della bile all’interno dell’intestino) e ipocolesteriche.